L’AQUILA – Il Tribunale amministrativo regionale ha sospeso la procedura negoziata di gara per l’affidamento del call center e del servizio informazioni del Ruzzo, congelando l’appalto della durata di 15 mesi e del valore di circa 150mila euro almeno fino all’udienza di merito che si terrà il prossimo 22 maggio. Nell’udienza di mercoledì, la Sezione prima del Tar de L’Aquila, presieduta dal giudice Paola Anna Gemma Di Cesare, ha pronunciato un’ordinanza cautelare di sospensiva nei confronti dell’aggiudicazione dell’appalto al raggruppamento temporaneo d’imprese composto da Bbs, Colloquia Multimedia, Mediacom, Sagres e Credit2cash con sede a Paderno Franciacorta, provincia di Brescia, risultato primo nella graduatoria stilata della Ruzzo Reti Spa. A presentare ricorso e ad ottenere ragione – almeno sino alla trattazione nel merito – è stata la società teramana Paolo Brizzi Srl (la stessa che ha gestito un servizio simile per conto della Teramo Ambiente, cui nei giorni scorsi il Tar ha dato però torto a seguito di un’altra contestazione). La società teramana, rappresentata e difesa dall’avvocato Fausto Troilo, nella procedura negoziata aveva ottenuto un punteggio inferiore rispetto al raggruppamento bresciano a causa di una valutazione ritenuta errata su uno dei parametri formali della gara: aver cioè superato il limite massimo di due pagine di formato A4 per descrivere la sua offerta migliorativa rispetto al servizio. Una formalità, considerato che il limite delle due pagine di formato A4 era stato inserito solo nella seconda fase della negoziazione, ma non nell’invito a partecipare alla gara. La società teramana, come da giurisprudenza consolidata, si sarebbe quindi attenuta alle indicazioni della lettera d’invito (che sanciva un limite massimo di dieci pagine A4 per l’offerta tecnica) e non a quelle successive del capitolato speciale. A causa di questa formalità, la società Paolo Brizzi ha ricevuto un punteggio di zero per la sua offerta tecnica migliorativa del call-center servizio informazioni, senza che la proposta fosse vagliata dalle commissioni del Ruzzo, che l’hanno inserita al quinto posto.
Con il ricorso al Tar, la società Paolo Brizzi ha chiesto ai giudici che l’intera procedura di aggiudicazione venga annullata: dopo la sospensiva accordata mercoledì (in questo caso “un buon segno” anticipatorio del probabile giudizio di merito), nell’udienza di fine maggio la graduatoria del Ruzzo potrebbe essere stravolta, con la società teramana che evidentemente conta di superare il punteggio massimo della concorrente bresciana (92,92/100) per aggiudicarsi il servizio.